“Quando dorme, la mente scintilla di mille occhi,
mentre di giorno gli uomini sono di corta vista.”
(Eschilo)
Si ritiene che il sogno sia un’esperienza personalissima, privata, legata strettamente alle proprie esperienze e immaginazioni; in esso si riscontrano invece sorprendenti analogie e somiglianze a viaggi notturni compiuti da altri. Nelle matrici del “Social Dreaming” emerge una molteplicità di significati, il pensiero si espande e si creano angoli di visione inaspettati, mostrando quanto ciascuno di noi sia connesso con l’ambiente sociale, culturale,naturale.
Il metodo del socio-analista inglese Gordon Lawrence ha una storia breve con una lunghissima preistoria e infinite possibilità. Il Social Dreaming (sognare sociale/ sognare insieme) è oggi applicato in tutto il mondo negli ambiti più disparati, dalle aziende alle scuole elementari, ai luoghi di guerra, alle carceri dove attiva il pensiero collettivo e creativo e, aiutando a comprendere il contesto sociale, pone le fondamenta per una reale esperienza della tolleranza tra i partecipanti.
Mentre siamo ancora in attesa di un mago che ci salvi dalla crisi, Lawrence sembra andare del tutto controcorrente. Da socioanalista e antropologo, egli riscopre il bisogno “di una politica della rivelazione in contrasto con la politica della salvazione”.
Si tratterebbe cioè di modificare la relazione abituale tra chi salva e chi viene salvato, tra chi ha un problema e l’esperto in grado di risolverlo
perché “sia chi salva che chi implora ha bisogno di un approccio collaborativo ad un nuovo modo di comprendere ciò di cui si ha bisogno”. Ciò vuol dire che la nuova conoscenza va presa in considerazione da qualsiasi luogo essa provenga e che i sogni non siano tanto predittivi del futuro quanto capaci di farci entrare in contatto con ciò che sta già avvenendo ma di cui non siamo ancora consapevoli, non solo riguardo la sfera privata ma soprattutto della comunità.
Il dott. Stoccoro è un esperto di social dreaming: se sei interessato a questo tema, non esitare a contattarlo:
Tel. 0373 966 456
Cell. 338 655 33 28