In Italia sono circa 400 mila i bambini e gli adolescenti che soffrono di disturbi mentali di varia entità.
A circa 20 mila di questi adolescenti vengono prescritti psicofarmaci, poi rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. In altre nazioni il numero varia considerevolmente e per alcuni disturbi, come ad esempio l’ADHD, il ricorso al farmaco è più frequente.
Il problema, sottolineano gli esperti dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri “è che le conoscenze disponibili per l’uso di questi farmaci nell’età evolutiva sono scarse e spesso ‘aggiustate’ in base a quelle acquisite per l’adulto“.
La scarsità delle risorse dei servizi di neuropsichiatria, in termini di disponibilità di personale e di strutture può indurre a scelte apparentemente meno impegnative come la prescrizione di uno psicofarmaco, invece di intraprendere (anche) un percorso psicoterapico, educativo o riabilitativo.
La prescrizione di un farmaco dovrebbe essere sempre, e a maggior ragione in età evolutiva, parte di un disegno strategico “multimodale non statico ma in continua e necessaria rivalutazione” in accordo con il dinamico evolversi/modificarsi dell’età e dello spettro psicopatologico, concordando e condividendo l’intervento con il paziente e i suoi caregivers (genitori, famigliari, operatori coinvolti).
Nel mio studio mi occupo di adolescenti in un approccio eclettico ma di base relazionale e psicodinamico con sedute individuali e di gruppo associate, laddove necessario, all’uso mirato della psicofarmacoterapia.
Il dott. Giancarlo Stoccoro è Direttore Sanitario della Comunità Terapeutica per Minori “La Corte di Carcare” (SV) ed è esperto nell’approccio ai problemi degli adolescenti; per ricevere indicazioni e aiuto è possibile:
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