Quando una persona sente o pensa di dover ricorrere a un medico, prova questa necessità perché possiede un concetto precostituito di ciò che la medicina può fare. Tale concetto non solo determina il genere e il tipo di medico che una persona cerca e sceglie, ma influisce anche sull’intero corso della relazione e della cura che accetterà di realizzare con lui.
Il fatto che si tragga vantaggio o danno dalla realizzazione di una terapia medica dipende dalla qualità della medicina che il mondo circostante può offrirgli, ma anche dalla sua capacità di scegliere il medico di cui fidarsi. Questa capacità non deriva soltanto dalla sua conoscenza della realtà, dalla sua intuizione e dal suo buon senso, ma anche in larga misura dal livello di sviluppo raggiunto dalle sue idee sulla malattia.
Spesso l’uomo malato che cerca una cura è animato dall’idea di tornare ad uno stato anteriore, ad una sorta di “restituito ad integrum” che rappresenterebbe il benessere perduto.
In realtà il superamento della malattia può provenire solo da un progresso, a volte anche doloroso, che è completamente opposto all’illusione di tornare.