Insonnia: un disturbo da non sottovalutare e su cui intervenire

Dopo la pubblicazione dell’articolo relativo alla Depressione e quello sui Disturbi d’ansia, ho ricevuto svariate richieste da parte di amiche ed amici che mi seguono sul web o di persona, di proseguire con un altro scritto relativo ai più frequenti disturbi che ognuno di noi può incontrare nella vita quotidiana. Questi disturbi sono molto vari e, passo passo, avrò occasione di parlarne in maniera ampia.

Certamente tutti questi disturbi possono veramente inficiare la qualità di vita di chi ne è affetto.
Per questa ragioni intervenendo con le dovute modalità e con gli interventi giusti, questi disturbi vengono risolti con successo restituendo al paziente il sorriso e la gioia di vivere. Questo è il nocciolo del mio lavoro.

Ognuno di noi, non dimentichiamolo, ha il diritto ad un’esistenza serena e lieta ma può incorrere in momenti di difficoltà che, con l’aiuto di un professionista esperto e competente, possono essere risolti: è questo il caso dell’insonnia.

L’insonnia è quindi l’argomento di questo secondo articolo.

Di che cosa parliamo

Distinta fino a poco tempo fa in insonnia primaria e insonnia secondaria, laddove i sintomi erano riconducibili a una condizione primaria che ne giustificava l’esistenza, con l’avvento del nuovo manuale DSM V questa distinzione scompare a favore della categoria onnicomprensiva Disturbo da insonnia.

Da dove si origina l’insonnia

L’insonnia può essere associata a disturbi neurologici:

  • Sclerosi multipla
  • epilessia
  • morbo di Alzheimer
  • malattia di Parkinson
  • traumi cranici

ma più spesso a disturbi mentali.

In particolare i pazienti che soffrono di insonnia hanno un rischio circa due volte superiore rispetto a soggetti senza disturbi del sonno di sviluppare una sindrome depressiva e un aumentato rischio per ideazione e comportamenti suicidari: spesso chi non soffre di insonnia non riesce a rendersi veramente conto di quanto possa essere forte l’impatto che questo disturbo ha sulle vite di chi ne è affetto.

Identificare l’insonnia

L’insonnia è un disturbo che non va quinti sottovalutato e trattato adeguatamente. È quindi necessaria una corretta diagnosi di insonnia cronica che si costruisce secondo precisi criteri, eccoli:

  • insoddisfazione soggettiva riguardo al proprio sonno (difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno, o risvegli precoci mattutini)
  • presenza per almeno tre volte a settimana per un periodo di almeno tre mesi
  • presenza di almeno una compromissione del funzionamento diurno:
    • diminuzione delle performance
    • disturbi dell’umore
    • fatica
    • disturbi dell’attenzione

Molti farmaci sono utili per il trattamento, soprattutto in situazioni acute, ma è fondamentale una corretta igiene del sonno che si concretizza, per esempio, con questi comportamenti:

  • evitare di coricarsi di giorno
  • non assumere sostanza stimolanti nella seconda parte del giorno
  • utilizzare di tecniche di rilassamento

prima di arrivare a una terapia mirata che non favorisca la tendenza alla dipendenza e alle condotte d’abuso.


La mia ormai lunga esperienza mi ha condotto molte volte a trattare l’insonnia e i disturbi da insonnia con successo: per questo, se anche tu pensi di soffrirne, non esitare a contattarmi: lavoreremo insieme per risolvere questo problema.

Ricevo a Milano, a Spino d’Adda e a Crema.

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